Bugiardino

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giovedì 22 marzo 2012

I padroni del centro storico

Fondamentalmente sono una persona nostalgica,
spesso mi soffermo a ricordare attimi di vita passata che oggi sembrano lontanissimi.
Nessun rimpianto, sia beninteso, sono felicissimo di come la mia esistenza si sia evoluta e di cosa mia abbia regalato, sono padre di due splendidi bimbi ed ho una moglie che non cambierei con nessun'altra.
Ogni tanto però affiora il mio lato nostalgico, e non posso fare a meno di sospirare.
Proprio oggi, tornando a casa, ho ripercorso un vicoletto che non battevo da tempo, e la mia mente è improvvisamente balzata indietro di parecchi anni.
Da ragazzini quando finiva la scuola e l'estate incalzava, io e mio fratello eravamo soliti andare a dormire a casa della mia nonna materna (abitava ad un tiro di schioppo da noi), in modo da bypassare il coprifuoco impostoci dai genitori e dedicarci anemaeccòre a lunghe serate all'insegna del divertimento.
Divertirsi allora significava giocare a guardia e ladri o nascondino, oppure attendere l'uscita dei militari dalle pizzerie (e già, le caserme) e sfidarli in partite di calcio all'ultimo sangue, generalmente in piazza San Michele.
Le vecchiette, compresa mia nonna, erano solite sedersi con le sedie per strada, davanti ai portoni di casa.
Io e mio fratello ogni tot tempo passavamo a farci vedere, passavamo si fà per dire, correvamo come lippe per non farci prendere ed essere messi a letto.
Bei tempi, allora sì che eravamo noi i padroni del centro storico.

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