Bugiardino

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domenica 29 settembre 2013

Pelliccia's corner : Connie Piantoingola

A volte ritornano.
Pelliccia ritorna all'ovile anch'esso parlandoci di fifties.
Non una parola di piu', a te buon P., e come sempre grazie di ricordarti di noi.

Eccomi di ritorno, giuro sulla testa di Eddie Vedder che non sparirò più per così tanto tempo.
Bene, dopo essermi cosparso il capo di cenere, attacchiamo a parlare di musica.
Parliamo questa volta di anni '50, di drive-ins e di vestiti a pois, di ballatone strappalacrime ; Concetta Rosa Maria Franconero
(ottimo cognome), paesana figlia di emigrati negli States meglio conosciuta come Connie Francis, è decisamente
 un'esperta della materia.
Nel 1958, dopo qualche anno di gavetta e di frequenti insuccessi, imbrocca la via giusta; "Who's Sorry Now"
è una vecchia canzone del 1923, perfetta per la sua vocina lamentosa stile "pianto in gola" ma perfettamente intonata,
capace di abbindolare i più ingenui e sognatori fra i teenagers americani, e questo classico lentone da mattonella
diventa in poco tempo un bestseller da milioni di copie in tutto il mondo, Italia compresa. Spronata dall'insperato
successo, nello stesso anno si regala qualcosa di più movimentato, tanto per non rimanere relegata nel ruolo;
"Stupid Cupid" (dalla penna di quel genio assoluto di Neil Sedaka) e l'anno dopo "Lipstick On Your Collar", forse la
sua prova migliore - ma visto che anche nei rock'n'roll leggeri leggeri Connie si ritrova sempre a parlare di cuori infranti,
perchè non ritornare al formato che le aveva garantito tutta quella visibilità?
E così, arrivano "Frankie", "Where The Boys Are", "Breakin' In A Brand New Broken Heart", tutte canzoni
a tema che la mantengono sulla cresta dell'onda fino alla metà degli anni '60, poi il lento, inesorabile declino.
Nonostante tutta questa colata di lagnosa melassa, la ragazza merita un minimo di approfondimento, quindi cercatevi
una qualche raccolta (non il pantagruelico ed inutile cofanetto da 5 cd della Bear Family) e preparate i fazzoletti...


Zello, l'app da non perdere.

Istrionici lettori buonasera.
Dopo eoni di latitanza per pigrizia del sottoscritto, ritorniamo a scrivere su codesto angolo di marasma nella speranza che quanto scritto possa risultare perlomeno interessante a qualcuno di voialtri.
Oggi come da titolo voglio parlarvi di un'app, o piu' correttamente di un software (esiste anche su pc) che a mio avviso ha del prodigioso.
Ricordate gli anni del Cb o Baracchino per qualcuno ?
Si poteva parlare a distanza (non sempre ragguardevole) con qualcuno ancor prima dell'avvento dei telefonini.
L'app in questione, come detto disponibile su pc, iphone, android blackberry e chi piu ne ha piu' ne metta, emula un apparato di radiotrasmissione, si puo' entrare in canali esistenti, crearne di nuovi oppure parlare in privato con altri utenti come si farebbe con un walkie talkie.
La cosa bellissima è che si viaggia via traffico dati, nessun limite di distanza quindi, se avete amici a Singapore ad esempio...
Il funzionamento è semplicissimo, una volta installato si sceglie un nickname, ci si registra ed il gioco è fatto.
La sensazione è proprio quella di parlare al cb, si prende la "portante" (la linea) e si parla, uno alla volta in ruota.
Il consumo di traffico dati è molto contenuto, per contro, mangia molta batteria se si parla,  e se la cosa vi prende, e lo farà, in macchina non accenderete piu' l'autoradio, ma starete sui  vostri canali preferiti.
I canali sono piu' o meno divisi per tematiche, non faticherete a trovare il vostro.

Ah, dimenticavo, io ho un canale che conta già una novantina di utenti, se vi và passate a trovarmi, si chiama

The Burdelluis

7351 a tutti.