Bugiardino

Leggere attentamente le istruzioni prima di consumare il prodotto.
Non si accettano reclami su casi di indotta diarrea, dolori addominali e affini.
Sconsigliato a soggetti di esile composizione tantrica e rompicoglioni vari.
Tutti gli scritti appartengono al sottoscritto, il quale si prende carico di eventuali ripercussioni.




sabato 13 agosto 2016

Come ti scompongo il Rock.

Tre accordi. Sicurezza in se stessi, tanta. E tanta spavalderia.

Francis Rossi e Rick Parfitt sono un lampante esempio di cosa voglia dire essere Rock'n roll.

E dite il contrario.

Amen.












lunedì 25 aprile 2016

Recensioni semiserie : Il Cala I diari della varicella

Nel massimo rispetto dell'etica "kilometro zero", stasera ci si trova a recensire la seconda fatica di un'autore delle nostre parti.
Il logorroico (come ama definirsi) Cala, se ne esce in sordina con un libricino in pieno stile Mein Kampf, dove il male da combattere si manifesta sotto forma di pustoline rosse.
La sfacciata ironia con la quale il nostro condisce la quotidianità di una famiglia con prole, si materializza in un racconto scorrevole, a tratti esilarante, dove colpi di genio come il concerto di Massimo Priviero meriterebbero un Pulitzer ad Honorem.
Uno scenario surreale, degno del miglior Kafka in preda ai fumi dell'assenzio, e poi quello stile, se possibile ancora piu' irriverente che in "Scusa Ameri", del quale la terminologia diventa verbo fluente per il lettore anche non volendolo.

Piu' Cala per tutti.


martedì 8 marzo 2016

L'angolo dello sbattone : Rockslator

Oh, quel pezzo mi piace un casino, chissà cosa dirà il testo...

Con Rockslator basta sbattoni, ascolta i tuoi pezzi preferiti in ITALIANO !!!

Ci estingueremo, questo è indubbio.






giovedì 28 gennaio 2016

T. Rex - Get It On

Qui si torna alla genesi del glam rock, e la storia della giovane e promettente rockstar scomparsa prematuramente si ripete.

Marc Bolan, leader dei T Rex scompare ad appena 30 anni nel 1977.

Il resto è storia.

Della musica ovviamente.










domenica 24 gennaio 2016

Cenere alla cenere : La vita e la morte come uno spettacolo.

Sono mesi che non scrivo su queste pagine.
E dire che di cose da dire ne avrei anche, idee e riflessioni premono verso l'esterno cercando una via d'uscita provocandomi talvolta dei gran mal di testa, il fatto è che vengono domate quasi sempre dalla pigrizia.
Questa volta però (come le altre volte in cui scrivo i miei pensieri) sento il bisogno di esternare il tutto, liberandomi temporaneamente dal peso dei pensieri.
Chi mi conosce sà che la musica ha un ruolo tutt'altro che marginale nella mia vita, un rapporto viscerale, a volte ossessivo, che come tutti i rapporti che si rispettano gode di alti e bassi.
Lo spiegone è presto fatto, l'elemento scatenante che mi porta oggi a riflettere è la recente dipartita
di un'icona della musica moderna, nota al pubblico come David Bowie.
Inutile decantare le qualità artistiche del Duca Bianco, mai come in questo momento le pagine in rete pullulano di biografie e aneddoti a riguardo, mi limiterò a dire che al contrario di molti, ho sempre trovato quasi "fastidiosa" la teatralità con la quale Bowie portava avanti da decenni un progetto in continua evoluzione, cosa che ha fatto fino agli ultimi giorni della sua vita.
Sia ben inteso, dicendo cio' mi riferisco agli alter ego, ai travestimenti, a tutta la parte visiva che faceva da contorno alla musica dell'artista, cosa che succedeva anche per i primi Genesis, che adoro.
Ma parliamo della musica, un'icona è e rimarrà tale nei decenni a venire, e a giusto merito.
Artista poliedrico, polistrumentista e paroliere fenomenale, sempre al limite della provocazione, del politically correct, se dicessi che non lo ho amato come musicista direi una tremenda bugia, il primo pezzo che ho imparato a suonare con la chitarra è proprio un suo pezzo, The Man who sold the World, riportata in auge dai Nirvana negli anni della mia adolescenza.
La produzione di Bowie ha del fenomenale proprio per la diversità di generi e sonorità toccate, gli anni delle collaborazioni con Brian Eno sono a mio avviso qualcosa di irripetibile, ma, come dicevo poche righe piu' in alto, non voglio parlare di dischi.
Metabolizzare.
La cosa che mi riesce difficile è metabolizzare il fatto che un punto di riferimento, una coordinata nota,  sia sparita dalla carta di navigazione di molte vite, compresa la mia, lasciando un vuoto e mille domande.
Mi prenderete per matto, ma la morte di Bowie l'ho accusata moltissimo, e la accuso tutt'ora.
Una vita in copertina, immaginifica, ripresa da mille angolazioni e quasi venerata da migliaia di persone.
E poi l'arte, che se ne va'.
L'ho accusata tantissimo, e la accuso tutt'ora.

"Cenere alla cenere, funk al funky 
Sappiamo che il Maggiore Tom è un tossico
Confinato nell'alto dei cieli
Raggiunge una depressione senza fine

Mia madre mi diceva
Di portare a termine le cose
Meglio che non perdi tempo 
Con il Maggiore Tom "