Bugiardino

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mercoledì 11 gennaio 2012

Team Sabarda in Corsica, la Genesi parte quarta

Campeggio, tenda e via in spiaggia vicino ad un'altra foce (il mare ahimè è sempre olio), con le canne in pesca e noi decisi a fare di nuovo alba, sono le cinque del pomeriggio. Verso le tre contiamo all'attivo altre dieci ore di pesca (e siamo a ventotto) ed altri quattro o cinque pesci di mezza taglia (uguali a quelli della notte precedente), quando come un fulmine a ciel sereno mi viene in mente un'idea che propongo ai ragazzi: e se provassimo a cambiare versante?Se andassimo ad Ovest? Si ok ma allora dobbiamo dormire e domattina di buon'ora muoverci, siamo d'accordo? Cartina alla mano decidiamo la meta, sarà Nonza, smontiamo ed andiamo a dormire.

Mattina, dopo una colazione al volo ed una sciacquata si sbaracca e si parte alla volta di Bastia, per poi proseguire ad ovest per Nonza, quando a metà strada uno strano rumore seguito da una forte vibrazione ci allarmano, una cuffia della Batmobile forse per la sabbia raccolta "nell'escursione" di due notti prima si spacca, portandosi con sè la speranza di scollinare per raggiungere l'altro versante. Decidiamo di proseguire con calma per Bastia e cercare uno spot di pesca in zona, ricordando a noi stessi che la sera alle nove ci aspettava il traghetto che ci avrebbe riportati a casa. Troviamo il posto,ad un paio di km dal porto, una piazzola attrezzata che si affaccia su di una baia misto scogliera, scendiamo i ferri del mestiere e ci buttiamo in pesca, è mezzogiorno. Altre sei ore (per un totale di 34), altra pasta ed altra grigliata di pesce (della sera precedente), stavolta però cambiano le prede: una quindicina di pesciotti a striature sul rossastro (Daniele li chiama Boccaccioni) tutti rilasciati ed una mormorella. Dopo aver smontato tutto ci dirigiamo verso il porto ed accorgendici di avere ancora una mezz'ora decidiamo di andare in un pub a gistarci qualcosa di tipico...PIETRA. Un paio di giri e filiamo in porto, dove ci imbarchiamo per il ritorno a casa, e dopo una bella cena a bordo

irrorata da altra pietra ed una bella dormita torniamo a casa stanchi ma soddisfatti, la pesca poteva andare decisamente meglio, anche se, a detta di gente sicuramente piu esperta di noi (gattone compreso), con quel mare è stato già buono non tornare a casa con un bell'indumento nuovo per l'inverno che incombe. La speranza è quella di tornare, le sensazioni e le emozioni che si provano in una "gita" del genere soprattutto se condivise con cari amici non hanno prezzo, ma non sarò di certo io ad insegnarvi tutto ciò...

Grazie Ragazzi

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