Bugiardino

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mercoledì 23 luglio 2014

Per la serie libri da tramandare, Il Cala Scusa, Ameri I diari del calcetto

Questa sera si piscia lungo.

E quando intendo pisciare lungo mi riferisco ai momenti in cui dalla mia piccola scatola cranica partorisco idee di moooolto sconfinanti dalle reali capacità dialettico-culturali in mio possesso.

Stasera voglio parlarvi di un libro.

Niente di serio (la pseudo recensione, e, forse anche il tomo in formato digitale) ma tant'è, faccio quello chevvoglio (cit.).

Prima di tediarvi con l'opera in se' ovviamente lo farò spendendo due righe sull'autore.

Il Cala è una di quelle persone che qualsiasi piscialunghista di professione che si rispetti annovererebbe nella categoria amici compiacendosene seriamente,

un tradizionale "minchia il MIOAMICO ha scritto un libro".

Ora, ho conosciuto qualche annetto fà la persona in questione per vie traverse, (il piu' classico caso di amico di amici), qualche incrocio sporadico e

finita lì, ma grazie ai social seguo il soggetto da diverso tempo, e mi sento di dire che sì, un pochino amico mio lo considero anche (e l'uccellolunghismo sale !!!).

Comunque, persona divertentissima, con una buona dose di acidità che mai sconfina nell'antipatia, un ego immenso ed un cuore ancora piu' immenso, purtroppo per lui e' gobbo, (Juventino per i non calciofili) ma nessuno e' perfetto.

Il libro in questione si chiama "Scusa, Ameri I diari del Calcetto" (edizioni Matisklo) e lo trovate (penso) nei marketplace online piu' famosi in versione digitale (io ho un kobo e lo ho trovato subito !).
Sicuramente dal titolo avrete intuito di che si parla, in un ipotetico gioco tipo Akinator il genio indovina tutto, la metà dei potenziali lettori di sesso maschile si sentirebbe già solleticata dall'idea.

Sminuendo ai minimi termini l'opera (per manifesta mancanza di capacità di disamina del sottoscritto) direi che l'irriverenza la fà da padrona, quell'acidulo menzionato in precedenza si manifesta piacevolmente nelle narrazioni del buon Cala tracciando una linea ben precisa e definita, uno stile tutto suo di ricamare su personaggi e situazioni che forse inizialmente potrebbe sembrare un percorso già battuto da molti, ma che con il fluire dei capitoli vi accorgerete essere terra di conquista dell'autore.
Ho letto di un fiato il libretto in un'uggioso pomeriggio domenicale (lo scorso) e devo dire, cosa che non mi succedeva da un pezzo, che mi sono trovato a ridere come un demente durante certi passaggi.

Lunga vita al Cala e ... ACCATTATIVILL' !!!




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