Bugiardino

Leggere attentamente le istruzioni prima di consumare il prodotto.
Non si accettano reclami su casi di indotta diarrea, dolori addominali e affini.
Sconsigliato a soggetti di esile composizione tantrica e rompicoglioni vari.
Tutti gli scritti appartengono al sottoscritto, il quale si prende carico di eventuali ripercussioni.




mercoledì 22 maggio 2013

Nuovi percorsi musicali : piccolo escursus delirante di un onnivoro delle sette note.

Se c'è un argomento sul quale mi ritengo "indisciplinato" è proprio la musica.
Da eterno mezzo chitarrista quale sono, non nego di avere solide radici rocchettare nel dna, il massimo del godimento per le mie orecchie rimane sempre il suono di una chitarra distorta come dico io.
C'è un aspetto del mio appetito musicale pero' che talvolta viene prepotentemente allo scoperto, stravolgendo il mio concetto di canone di bellezza sonora.
I miei canali uditivi sentono il bisogno, a volte, di esplorare nuovi orizzonti solleticati da basse frequenze che raramente li perquotono durante i miei abituali ascolti.
Tutto cio' per soddisfare la curiosità di ascoltare nuovi suoni, nel senso piu' crudo del termine, che siano essi prodotti da strumenti musicali canonici o sintetici.
Il prog rock, permeato di atmosfere dipinte da moog e synth vari unito alla storica e nauseante passione di mio fratello per la musica elettronica nelle sue sfaccettature piu' crude come techno e progressive, che lo portarono ad avere qualche esperienza come dj, hanno fatto si' che mi spingessi oltre il confine fino ad allora conosciuto.
La musica è arte, contenuti piu' o meno profondi  racchiusi in un involucro chiamato canzone, composta da melodia ed armonia.
Cè un filo sottile che divide la musica dal rumore, a volte impercettibile, sicuramente soggettivo.
Moltissimi compositori giocando a camminarci su quel filo, hanno dato vita ad opere d'arte assoluta facendo un uso massiccio di sintetizzatori ed arranger.
Mi viene in mente Vangelis, che dopo la fortunatissima esperienza con gli Aphrodite's child compose capolavori diventati immortali nell'immaginario collettivo come Momenti di Gloria o il tema portante del Film Blade Runner.
Giorgio Moroder, nostrano produttore e compositore di fama planetaria, che insieme a Donna Summer rivoluziono' completamente i suoni della musica elettronica.
E poi Jean Michelle Jarre, Alan Parson, Yanni, tutta gente che tramite la sperimentazione sondo' terre inesplorate nell'immenso universo chiamato musica.
Le mie orecchie ringraziano anche loro, pionieri di un'epoca che oggi sembra lontanissima, una dimensione che con gli anni si è evoluta dando vita  a gruppi come i Depeche Mode, i Portishead, ed in tempi piu' recenti  i Chemical Brothers e i Daft Punk.
Anche loro sono Rock, nel senso piu' ampio del termine.


Nessun commento:

Posta un commento